Lungo i rii possiamo trovare i frantoi, edifici progettati per estrarre l’olio dalle olive attraverso la frantura o frangitura. Uno di questi è il Frantoio Rossoni, complesso architettonico costituito da due corpi di fabbrica e orientato in direzione est-ovest tra via Paola da Buti e il Rio Magno. Sul lato nord dell’edificio è ancora visibile la gora in laterizi che termina con due acquitoglioli in cemento. Al di sotto della gora si trova l’alloggio della ruota idraulica della quale rimane in situ l’albero in legno, ancora collegato agli ingranaggi interni. L’ingresso dell’opificio si trova su via Paola da Buti (ex Via del Colle). All’interno del vano sono presenti, ben conservati, due macelli per la frantumazione delle olive ed i relativi ingranaggi in legno, ancora legati all’albero della ruota idraulica esterna. Sono altresì presenti tre presse per la spremitura dell’olio. Fissato al pavimento si trova ancora un motore per la trasmissione elettrica del movimento delle macine (probabilmente in aiuto a quella idraulica). Nell’ambiente retrostante il vano del frantoio si trova una caldaia a legna per riscaldare l’acqua (probabilmente funzionale all’olio lavato). Salendo delle scale si accede all’interno del sottotetto, presumibilmente adibito all’essiccamento delle olive prima della spremitura.
All’interno dell’edificio sono presenti e ottimamente conservati tutti i macchinati relativi all’attività del frantoio. All’esterno sono ancora presenti la gora e l’albero della ruota posto in situ. All’interno vi sono due vasche in pietra con relative macine e ingranaggi in legno (tali ingranaggi sono tutt’ora legati con l’albero della ruota idraulica esterno), tre presse con struttura in muratura, un architrave in legno ed una sola vite superstite in ferro dotata di stanga (dei relativi sottini ne rimangono solo due mentre l’altro sembra murato), un forno per l’acqua, le vasche di raccolta delle acque reflue dei sottini, gli elementi per la trasmissione del movimento a motore e la zona per l’essiccamento delle olive.
La struttura ospita il museo del maggio e della civiltà contadina.
Indirizzo: Via Paola da Buti, 30, 56032 Buti PI